Ancora una volta la passione per il colore, il bisogno di conoscere, la necessità di provare nuove tecniche pittoriche, la ricerca di nuovi modi di far vivere il colore, mi hanno condotto ad amare la pittura gestuale, informale, d’azione.
Tutto questo perché frequentando le gallerie d’arte mi imbattevo nelle opere di Emilio Vedova e pur non trovando alcun legame, con il mio modo di dipingere, mi sentivo attratto e cercavo di trovare un’apertura per comprendere, per capire.
Poi quasi d’improvviso nell’anno 2008 ho deciso di tentare un omaggio al grande Vedova. Stesa una tela a terra, ho iniziato a dipingere in modo istintivo, senza alcuna costrizione, senza limiti di e nello spazio, senza alcuna regola, semplicemente libero stendevo colore su colore. Da li la rivoluzione, ho trovato la mia strada, il mio sentiero la mia libertà. Come per ogni mio periodo pittorico ancora una volta è iniziato uno studio metodico del colore, di ricerca di armonia, di personalizzazione della “nuova tecnica”. Oggi ho la “MIA” informalità la mia gestualità, cerco e ricerco nel segno l’energia che appaghi la mia sete di arte ed il bisogno di creare. Sono sicuro che continuerò con il mio studio affinche ogni segno non sia solo un gesto casuale, ma pur sempre nella libertà di espressione, un modo per trasmettere quello che il mio intimo sentire possa vivere in eterno.